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Sette e culti alternativi: da Varsavia l’appello di Corvaglia al Governo italiano

Da Varsavia un appello al Governo italiano affinché recepisca la raccomandazione del Consiglio d’Europa (la numero 1412 del 1999) e possa subito approvare una legge sul fenomeno delle sette religiose e culti alternativi. La richiesta è stata avanzata dal dottor Luigi Corvaglia, presidente del CeSap (Centro studi abusi psicologici) e membro del comitato scientifico della Fecris (Federazione europea dei centri di ricerca e di informazione sulle sette e i culti), durante l’annuale “Human dimension implementation meeting 2017”, in programma dall’11 al 22 settembre.

Nel suo intervento presso l’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), il dottor Corvaglia, psicologo, psicoterapeuta esperto di manipolazione mentale, originario di Casarano, ha denunciato ““le campagne diffamatorie delle organizzazioni che usano come slogan, addirittura all’interno delle più alte istituzioni, i principi della società aperta e democratica per poterli meglio infrangere”. Dall’esperto arriva, dunque, la raccomandazione all’Europa “di vigilare” e la richiesta al Governo italiano di rispettare le direttive europee e a rispondere “alle troppe interpellanze parlamentari sulla difesa degli individui contro gli abusi settari che restano ad oggi senza risposta”. E, per finire, di non farsi fuorviare dagli impostori. Per l’Italia si tratterebbe di colmare quella che in molti ritengono una “lacuna” nella tutela dei cittadini che in passato potevano contare sulla previsione del “reato di manipolazione mentale” presente nel Codice penale (art. 603) e poi cancellato. Oggi, anche grazie ad internet, è in netta crescita la diffusione di sette religiose o gruppi di culto alternativi che attraverso terapie pseudoscientifiche minano la salute e agiscono negativamente sulla vita individuale e relazionale dei soggetti adescati.

Ilaria Lia

Pubblicato su Piazzasalento il 18 settembre 2017

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