Presicce

Presicce attende la “Focareddha” di Sant’Andrea, Covid e restrizioni permettendo

Lo scorso anno fu la nuova “Focareddha” a rinvigorire il  tradizionale appuntamento della vigilia della festa del patrono Sant’Andrea a Presicce: non potendo riproporre lo stesso tipo di evento, per i motivi legati all’emergenza sanitaria, quest’anno i volontari e le associazioni all’opera si sono comunque attivati per conservare la tradizione della sera del 29 novembre, vigilia della festa. Nel rispetto delle misure di sicurezza (e sempre in attesa di eventuali nuove disposizioni, si teme più stringenti) si è pensato di mandare in diretta streaming il momento dell’accensione. Il progetto dello scorso anno, promosso dall’associazione Noùs, ha poi coinvolto Prospettive, Proloco e Amici della musica, oltre ad altre realtà associative del paese, alcune imprese locali e numerosi volontari: insieme hanno curato nei minimi dettagli ogni fase della costruzione, dando una forma ben precisa, selezionando bene i materiali da far ardere e dando un nuovo rituale nel momento dell’accensione.

Quest’anno ci riprovano, malgrado tutto, pensando ad un nuovo modo di fruire della tradizione. «Quest’anno vorremmo ripeterci, sebbene le restrizioni per il Covid sono molto stringenti, tuttavia, al momento abbiamo trovato un’intesa con l’Amministrazione comunale puntando sulla diretta streaming – dichiara il presidente del comitato, Donato Ratano -affidando le riprese, la regia e tutto ciò che ne segue ad una ditta esterna che consenta un più agevole, quanto gradevole ascolto». Ma non mancano anche le “altre” difficoltà, legate alla Xylella che non consente di reperire ballette di ramaglia, in quanto tutti gli alberi sono secchi, e ai costi di gestione sempre alti: «Ma questo non ci spaventa e ci siamo già messi a lavoro, sperando come sempre nella collaborazione di tutti”. Quest’anno, data la particolarità del momento, la tradizionale “intronatura” del Santo é stata già effettuata in largo anticipo e non si stanno neppure raccogliendo in giro gli oboli volontari, ma chi volesse contribuire può sempre contattare il Comitato. L’area dove dovrebbe sorgere il grande falò è già pronta, e ora si punta a creare la pira di legno. Dall’anno scorso, inoltre, la Focareddha de Sant’Andrea ha ottenuto il riconoscimento regionale, entrando a far parte della neonata “Rete dei Fuochi di Puglia”, promossa dalla Regione, con l’iscrizione all’albo regionale dei rituali festivi legati al fuoco.

«Rinnoviamo l’invito a chiunque volesse contribuire fattivamente alla costruzione della focareddha, sia portandoci sul posto esclusivamente materiale vegetale o legno naturale e pulito o anche attraverso un contributo economico al comitato no profit “La Focareddha de Sant’Andrea»” conclude il presidente (informazioni sulla pagina Facebook “La Focareddha de Sant’Andrea”).

Ilaria Lia

Pubblicato su Piazzasalento il 2 novembre 2020

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