Presicce

Presicce-Acquarica per la prima volta alle urne dopo la fusione. “Creare una nuova comunità” l’obiettivo primario dei tre candidati Sindaco

Elezioni storiche quelle di Presicce-Acquarica, le prime dopo la fusione sancita dal referendum del dicembre 2018. Il nuovo paese, con 10.487 abitanti, è nato ufficialmente nel maggio 2019 e dopo un lungo periodo di commissariamento(complice anche l’emergenza Covid) può finalmente scegliere i suoi amministratori.

Tre sono le liste in campo: “SiAmo la città” propone come sindaco Antonio Rocco Duca; “Avanti insieme”è  con Paolo Rizzo; “Comune impegno” con Giacomo Monsellato. Commercialista il primo, avvocati gli altri due. Ad unirli è il dato anagrafico, visto che tutti è tre hanno 57 anni. Tema comune ancora “caldo” è quello della fusione, accettata ormai da tutti (seppur con qualche distinguo) quale base per costruire la nuova comunità.

Antonio Rocco Duca

Antonio Rocco Duca

Tante opere pubbliche previste nel programma di “SiAmo la città” con Antonio Rocco Duca. Si propone, tra l’altro, l’acquisto dell’immobile “Stella del sud” per farne il simbolo della nuova cittadina; la riqualificazione delle cave dismesse “Calie” per concerti e grandi eventi; un nuovo ufficio postale; cavalcavia e sottopassaggi per ovviare ai passaggi a livello. E poi l’ampliamento della chiesa Madonna del ponte, la riattivazione del vecchio mercato coperto; l’abbattimento della vecchia scuola elementare di Presicce ; la realizzazione di “almeno” dieci nuovi alloggi popolari; l’apertura del canile comunale.

Le opere indicate nel programma continuano tra area industriale, verde pubblico, area mercatale, cimitero  e altro ancora, con la “fondamentale” approvazione definitiva del nuovo Piano urbanistico intercomunale. Si punta al recupero dell’ex casa di riposo di Presicce; al controllo e monitoraggio di Burgesi; chiusura del cantiere aperto presso la scuola elementare; realizzazione di un polo culturale presso il castello di Celsorizzo. Poi l’acquisto dell’ex cinema Villani; le consulte delle associazioni e dei giovani e il difensore civico. Il rilancio economico passa dalla previsione di un “semestre bianco” con tassazione zero per le attività commerciali e di “agevolazioni” per i giovani che aprono nuove attività o assumono giovani.

Giacomo Monsellato

Giacomo Monsellato

Giacomo Monsellato, con i suoi di “Comune impegno” parte dalla considerazione che la nascita del nuovo Comune “costituisce ormai un dato di fatto”, pur criticando l’“inspiegabile frettolosità” che ne ha caratterizzato l’iter, “che non ha consentito di avviare una seria discussione su come costruire la nuova comunità”. Da ciò la necessità di superare la “grave situazione di abbandono e di incertezza” con l’avvio di un “reale ed effettivo coinvolgimento dei cittadini”, teso a favorire la costruzione della nuova comunità integrata, “che non sia la mera sommatoria delle due preesistenti”. Criterio “prioritario” viene indicato quello della “partecipazione” dei cittadini nelle scelte amministrative.

“Occorrerà verificare l’adeguatezza della pianificazione urbanistica esistente, pensata in ragione dei due comuni originari”, si legge nel programma nel quale si punta alla valorizzazione dei centri storici originari, con la creazione di un unico sistema museale tra il museo della Civiltà contadina e quello del Giunco. Inoltre politiche di “ascolto e partecipazione” per i giovani; recupero del patrimonio comunale (“comprese le scuole”); manutenzione del sistema viario e degli spazi pubblici; coinvolgimento delle associazioni; tutela dell’ambiente e del territorio; servizi sociali e alla persona “con strumenti di inclusione sociale”.

Paolo Rizzo

Paolo Rizzo

Paolo Rizzo, con la lista “Avanti insieme” punta sull’integrazione tra le due cittadine originarie, “al fine di superare campanilismi e barriere, pur rispettandone tradizioni e identità”. Quindi una “nuova organizzazione urbanistica tenendo conto dell’avvenuta fusione”. Per l’ambiente occhi puntati sulla discarica di Burgesi, con un “osservatorio permanente che porti alla definitiva risoluzione del problema degli eventuali rifiuti pericoli tombati”, mentre Ecolio2 “dovrà funzionare nel totale rispetto delle norme a tutela degli abitanti e comunque si perseguiranno tutte le strade possibili per arrivare alla sua definita chiusura”. Spazio poi alle energie rinnovabili ed ai sistemi di videosorveglianza del territorio.

Con parrocchie, scuola e associazioni si vuol creare un “osservatorio permanente a sostegno delle famiglie in difficoltà”. E poi: bonus e supporto per le giovani coppie; bonus da 1.000 euro per i nuovi nati; istituzione del difensore civico; agevolazioni per i primi tre anni alle nuove imprese; sostegno agli agricoltori alle prese con la xylella; vigilanza dei luoghi di aggregazione; collegamenti con le zone costiere; Patto per la cogestione di Lido Marini (con Ugento/Salve); sostegno al commercio “equo e solidale”; osservatorio permanente contro la violenza e gli abusi sulle donne e i minori.

Mauro Stefano

Pubblicato su Piazzasalento il 17 settembre 2020

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