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Vaccinazioni a tutto gas: 1.109 dosi in un giorno: da Gagliano la “corsa contro il tempo”. Il nuovo programma Asl

Obiettivo principale: vaccinare, quanto prima possibile, magari raggiungendo un altro record. “Occorrerebbero più dosi, sicuramente. Questo è un problema dell’Italia intera – afferma Rocco Palese, direttore sanitario dell’Ambito territoriale di Gagliano del Capo -. Ci sono pochi vaccini rispetto alle necessità e questo soprattutto negli ultimi giorni in cui ci sono state ulteriori riduzioni, è un forte limite. Qui a Gagliano abbiamo un punto vaccinale con otto postazioni, allestito benissimo, che potrebbe lavorare a pieno ritmo facendo mille vaccinazioni al giorno”.

Così come è stato fatto nei giorni scorsi, quando il punto di Gagliano ha stabilito il record rispetto agli altri centri, somministrando 1.109 dosi in un solo giorno. Il motivo di questo risultato positivo, del punto di Gagliano, lo spiega lo stesso direttore: “Ho messo insieme, una sopra l’altra tutte le circolari emanate: raggiungono 84 centimetri d’altezza – spiega Palese -. Io cerco di semplificare al massimo: l’obiettivo è vaccinare, partendo dalle prenotazioni, che hanno la priorità, poi le restanti dosi le ripartisco tenendo conto dell’ordinanza del generale Figliuolo, che in undici righi finali stabilisce le priorità”.

Un esempio concreto: “Se ho a disposizione 500 vaccini, li inoculo io prima ai prenotati; se rimangono dosi le distribuisco per pazienti non prenotati, seguendo le priorità che stabilisce l’ordinanza nazionale, in base all’età, alle patologie e a chi si presenta a sportello, dando un ordine preciso”. Le nuove dosi, secondo gli ultimi aggiornamenti nazionali, dovrebbero arrivare ed essere distribuiti anche in Puglia.

“Contro questo virus dobbiamo correre, altrimenti rischiamo che il virus continui a viaggiare e modificarsi in una variante per cui il vaccino non serve – continua Palese -. L’altro punto negativo è la mancanza di dosi necessarie per i medici di famiglia: il loro lavoro potrebbe azzerare le attese per gli over 80 non deambulanti, e per tutti gli allettati o pazienti con patologie particolari. Al momento ai medici abbiamo potuto dare solo mille dosi, date con il contagocce”. Non ci sono state defezioni o rifiuti: le persone vogliono vaccinarsi.

“Anche tra il personale medico non ci sono stati rifiuti. Su 400 operatori si contano su una mano coloro che all’inizio hanno avuto un po’ di diffidenza, ma ora è tutto rientrato”. Intanto l’Asl di Lecce ha avviato un Piano straordinario finalizzato a garantire il completamento della vaccinazione delle persone estremamente vulnerabili, dei diversamente abili gravi (art. 3 della legge 104 del ’92), dei soggetti di età superiore ad 80 anni, anche con il coinvolgimento attivo dei Medici della Medicina generale.

Tale Piano sarà portato avanti contestualmente alla somministrazione delle seconde dosi già programmate, nonché delle prime dosi per la fascia di età 70-79 in corso. Tenuto conto della esiguità di vaccini allo stato disponibili, a partire da mercoledì 28 aprile incluso, non sarà però possibile garantire la vaccinazione delle persone rientranti nella fascia di età 69 – 60 anni, che risultano prenotate e confermate.

Pertanto, i prenotati della fascia di età 69 – 60 anni con un appuntamento confermato a partire dal 28 aprile sono rimandati a 2 settimane di distanza. Sede e orario delle vaccinazioni restano invariati. Per esemplificare: vaccinazione prevista per le ore 8 del 28 aprile è rimandata alle ore 8 del 12 maggio; vaccinazione prevista alle ore 10 del 30 aprile è rimandata alle ore 8 del 14 maggio; vaccinazione prevista alle ore 10 del 12 maggio è rimandata alle 10 del 26 maggio e così via nelle successive giornate vaccinali.

Inoltre, a causa dell’attuale indisponibilità di vaccini, la somministrazione di prime dosi a caregiver e/o familiari conviventi delle persone estremamente vulnerabili è limitata – allo stato – ad una sola persona per ciascun soggetto “estremamente vulnerabile” . Solo nel caso di minori “estremamente vulnerabili” e/o in condizioni di di abilità grave e/o malati rari, la somministrazione di vaccino è limitata – allo stato – a due persone per ciascun soggetto.

Ilaria Lia

Pubblicato su Piazzasalento il 26 aprile 2021

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