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Successo per Open Tusk, l’Hackathon della Regione Puglia

Seconda edizione di Hackathon Open Tusk, percorso partecipato avviato dalla Regione Puglia, lanciato per far lavorare i partecipanti su un paniere di dati aperti della Regione (pubblicati sul portale dati.puglia.it) e attraverso la loro analisi, sviluppare applicazioni e servizi utili per il territorio e chi lo vive, anche solo per le vacanze.
Ambiente, turismo, agricoltura, mobilità questi alcuni dei macro temi che si sono sfidati in questa gara di idee, in particolare per lo sviluppo di web app, dashboard e storytelling. I dati aperti risorsa essenziale per lo sviluppo, ed ecco i vincitori:

Vincitori app e web app
Primo posto: LidoLink, con Showmma Showbik (Studente UniBA) e Michele Di Stasi (Studente Istituto Secondo grado); secondo iMENSA PUGLIA del gruppo LumMod, con Giuseppe Giorgio, Anna Mezzapesa, Antonio Andrea Tondi, Ferdinando Potenza, Demetrio Alessandro Trunfio (Studenti LUM – Ingegneria Informatica e Ingegneria Gestionale); terzo SafeRoad – Bari del gruppo ISLAB – UniBA, con Vincenzo Gattulli, Stefania Bello, Giovanni Pontillo, Gabriel Cellammare, Giacomo Pagliara (Studenti UniBA).

Vincitori storytelling e dashboard Primo classificato: Ulivin del gruppo BAT Code, con Nunzia Lomonte (Universitaria) e Pierluigi Zagaria (professionista); secondo Apulian Cybersecurity LivingLabs del gruppo UniSalento con Eleonora Cretì, Simone Dolcecanto, Lemuel Lorenzo Majolo, Giuliano Mastrogiovanni, Gabriele Rizzo, Gabriele Surano (Università del Salento e Istituto I.I.S.S. E.Fermi – Lecce);terzo posto EcoCluster del gruppo SuDati, con Nicola Vacca, Claudio Schingaro, Gianluca Schiralli, Francesco Carone, Antonio Martino (I.I.S.S. G.Marconi – M.Hack – Bari).

Se la prima edizione è stata una scommessa, la seconda è stata un successo a pieno titolo. Iscrizioni sold out già settimane prima della chiusura delle candidature, ragazzi e ragazze di diversa età, formazione e provenienza con idee precise sul compito da svolgere e con una preparazione molto alta. Gli organizzatori ne sono stati entusiasti. Da quando è iniziata la sfida fino alla fine i partecipanti sono rimasti
“È importante sottolineare che il percorso Open Tusk ci ha permesso di scalare la classifica a livello nazionale riguardo la pubblicazione di dati aperti – spiega Vito Bavaro, dirigente Sezione crescita digitale delle Persone del territorio e delle imprese della Regione Puglia-. Quando siamo partiti ad aprile 2023 la Regione sul proprio portale pubblicava appena 170 dataset, eravamo una delle ultime regioni in Italia; oggi grazie al lavoro coordinato con tutti gli enti siamo la prima regione del centro sud, con la pubblicazione di quasi 2000 dataset e puntiamo nei prossimi mesi di scalare ancora la classifica per arrivare tra le cinque regioni di riferimento”.
“Nel pomeriggio si è avuto in contemporanea un approfondimento dell’Agenda digitale, Puglia digitale 2030, con la partecipazione di Anci Puglia, i distretti tecnologici dei poli dell’innovazione digitale – chiude Bavaro – nel quale si è fatto il punto sul percorso di attuazione della programmazione regionale in materia digitale. Inoltre è stato anticipato il lancio dell’avviso rivolto ai comuni pugliesi sotto i 5mila abitanti, allo scopo di sollecitarli alla pubblicazione dei dati aperti, per questo è stato messo a disposizione un contributo di 5mila euro a comune. Si è parlato del progetto Gov regionale, piattaforma a disposizione dei comuni; si è fatto un aggiornamento sui punti di facilitazione digitale, iniziativa per accrescere le competenze digitali della popolazione pugliese. Infine si è discusso di un progetto e-government, piattaforma che consente di pubblicare servizi innovativi per i cittadini”. Tra i servizi al cittadino, ad esempio, è stato presentato il primo Urp digitale della sanità pugliese, con un catalogo informativo e un’assistente virtuale sempre a disposizione per le richieste dei cittadini.

Ilaria Lia

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