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Specchia elogia quattro suoi figli, “eccellenze” riconosciute nel mondo

 Le loro storie parlano di impegno, determinazione e tanta forza di volontà, il tutto ripagato da grandi riconoscimenti, nei rispettivi settori d’interesse. Ora si aggiungono anche gli encomi dell’Amministrazione comunale di Specchia e di tutta la cittadinanza per  Carmela De Marco, scienziata e ricercatrice in microbiotica, Pietro Penna, chef stellato Michelin, Francesco Sanapo, miglior assaggiatore italiano di caffè e Giuseppe Zippo, pasticcere, tutti accomunati dalle origini specchiesi e sono diventati dei punti di riferimento nei loro settori lavorativi, e motivi di orgoglio per Specchia.

A darne atto è anche l’Amministrazione comunale con il sindaco Alessandra Martinucci: «Nel corso di questo memorabile 2019 si sono saputi distinguere non solo in Italia, ma nel Mondo per le loro eccezionali e straordinarie doti e per il conseguente raggiungimento di assoluti ed unici risultati professionali, portando con orgoglio agli onori delle cronache giornalistiche il proprio vissuto e le proprie radici. Da Carmela, Pietro, Francesco e Giuseppe – si legge in una nota da Palazzo di Città – prima ancora di apprendere la portata delle loro incredibili imprese, dobbiamo provare a prendere esempio».

Carmela De Marco dopo la laurea con lode in ingegneria biomedica è andata all’estero nel 2016: non gli sono bastati il dottorato in nanotecnologie e le tante pubblicazioni sulle riviste scientifiche per garantirle un posto in Italia. La svolta è arrivata quando decide di osare e puntare tutto sulle sue competenze e intuizioni. Vince il bando Marie-Curie, tra i più prestigiosi e competitivi in campo scientifico e Zurigo diventa la sua nuova città. Qui è ricercatrice in microrobotica all’Eth, il Politecnico federale, tra i principali istituti di ricerca mondiali. L’idea rivoluzionaria: l’elaborazione della “stampa indiretta 4D”, ovvero un’operazione che permette di realizzare strumenti medicali alla micro e nanoscala, adatte per operazioni di precisione.

Tante le esperienze dello chef Pietro Penna. La sua abilità in cucina, come si legge nel suo sito, “è stata prima una scoperta, poi è diventata passione e professione”. Dopo la formazione nell’alberghiero si è aperto il mondo e ha iniziato a viaggiare. Tanti i suoi piatti unici preparati con sapienza e apprezzati da molti: su tutti l’ambito riconoscimento della stella Michelin. E ai giovani chef consiglia: «Studiate, approfondite i vostri interessi, viaggiate, confrontatevi, entrate nelle cucine dei grandi maestri, ma non dimenticate chi siete e da dove venite».

Francesco Sanapo ha fatto di un piacere quotidiano tipico italiano, ovvero il rito caffè, la sua più grande passione. Non solo è diventato il “miglior assaggiatore italiano”, ha anche creato Barista & Farmer, primo reality dedicato al mondo del caffè, guida di Ditta Artigianale e si occupa del controllo qualità di tutta la filiera del caffè. Ha collezionato decine di riconoscimenti in giro per il mondo: pluripremiato campione baristi (2010, 2011 e nel 2013 a Melbourne, in Australia), nel 2018 ha vinto anche il campionato Cup Taster: è stato il più veloce ad indovinare tutti i tipi di caffè contenuti all’interno di 8 set composti da 3 tazze ciascuno.

Giuseppe Zippo si distingue per le sue doti da pasticcere: è del 17 novembre il suo secondo posto nella classifica, nel campionato Mondiale “Miglior panettone 2019”, tenutosi a Roma, nella categoria “panettone classico”. L’ultimo riconoscimento segue quello del 2016, primo posto per il “Miglior panettone artigianale d’Italia” a “Sweety of Milano”, e primo classificato nella categoria “Panettone tradizionale piemontese” a Torino, in occasione della quinta edizione del concorso “Una mole di panettoni”.

Ilaria Lia

Pubblicato su Piazzasalento il 30 novembre 2019

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