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Sette e culti alternativi: si parlerà anche dei casi del Salento nello Speciale Tg1 Rai

Passa anche dalla Puglia, e dal Salento in particolare, l’inchiesta sul mondo dell’esotersimo, delle sette e della pseduo-spiritualità condotta dallo Speciale Tg1 che andrà in onda domani, domenica 3 febbraio, intorno alla mezzanotte. «È il tema che coinvolge, anno dopo anno, sempre più italiani: c’è chi decide di vivere in piccole comunità alternative, praticando riti magici e aspettando la reicarnazione, e chi invece agisce nell’ombra, nell’anonimato più assoluto della rete, manipolando le coscienze dei più deboli e mettendo a rischio i loro risparmi se non addirittura la loro salute», è scritto nella scheda di presentazione del programma di approfondimento giornalistico.

I casi in Puglia e nel Salento In questo preoccupante contesto un ruolo importante lo gioca la Puglia: a scoperchiare il vaso di Pandora, nel 2017, fu la showgirl Michelle Hunziker che da Maurizio Costanzo raccontò delle sue disavventure con una “santona” che nel frattempo si era trasferita in Puglia. Anche un uomo di un paese del Sud Salento, ospite della trasmissione “Domenica In”, raccontò il suo dramma familiare, da anni impegnato nel cercare di sottrarre ad una setta pseudoreligiosa la propria moglie e cercare di recuperare un rapporto ormai finito a denunce e scontri (la coppia ha due figli di cui uno minore).

Tra gli esperti intervistati dal reportage curato da Rosita Rosa c’è anche Luigi Corvaglia, psicologo e psicoteraupeta di Casarano, presidente del CeSap (Centro studi abusi psicologici) e membro del comitato scientifico della Fecris (Federazione europea dei centri di ricerca e di informazione sulle sette e i culti) che più volte è intervenuto sul tema sollecitando le autorità ad intervenire per arginare il fenomeno delle sette.

Lo scorso dicembre, anche la criminologa di Nardò Diana Papaleo era stata ospite del programma “La vita in diretta” insieme ad un suo assistito: la storia raccontata (nel più assoluto anonimato) aveva lo scopo di mettere in guardia sui pericoli, spesso trascurati, che si possono incorrere nell’imbattersi in soggetti senza scrupoli.

Il fenomeno e la legge Attualmente, infatti, è ancora difficile intervenire legalmente per sottrarre le vittime dai culti cosiddetti “alternativi”, perché in Italia dal 1981 non esiste più il reato di plagio: tuttavia ci sono diversi enti e associazioni a cui rivolgersi quando si percepisce un pericolo.

I consigli per chiunque si accorga di cambiamenti nel modo di fare di un caro o di un amico sono quelli di parlarne con i familiari, che potrebbero non essersene accorti, e poi rivolgersi alle associazioni che si occupano di questi casi come il Cesap (che ha sede in Puglia) o la Favis, oltre alla Sas, la squadra anti sette della polizia di Stato. C’è anche il numero verde fondato da don Oreste Benzi: 800-228866.

Ilaria Lia

Pubblicato su Piazzasalento il 2 febbraio 2019

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