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Il progetto Portolanes per valorizzare i porti tra Puglia e Grecia

Nel periodo di lockdown il mercato nautico ha avuto un picco notevole ma tutto ciò che ruota intorno al turismo nautico lascia ancora a desiderare. Il dato è emerso in modo prepotente durante l’incontro conclusivo dal tema “Portolanes: la valorizzazione del potenziale turistico della Puglia e dell’Epiro attraverso il turismo nautico”, e i relatori chiamati ad intervenire hanno spiegato bene, ognuno per le proprie competenze, quali sono i limiti esistenti ma soprattutto a quali traguardi mirare, con un lavoro di rete, a livello regionale e transfrontaliero assieme alla Grecia.  Questo il punto di forza del progetto Portolanes, finanziato dal Programma di Cooperazione Territoriale Europea Grecia – Italia 2014-2020, con un partenariato composto da UPI Puglia, in qualità di capofila, Ministero del Turismo greco, Confcommercio Puglia, Unione Regionale delle Municipalità dell’Epiro, Network delle città europee per lo sviluppo sostenibile.

Sono 24 i porti inseriti nel progetto (12 per Paese), selezionati in Epiro, Grecia Occidentale e Puglia, monitorati per poter studiare lo stato del turismo nautico.

Nello specifico i porti pilota pugliesi sono Gallipoli e Manfredonia, dove sono state installate due centraline per dare informazioni a livello ambientale, come ad esempio la qualità dell’acqua, grazie al Port Monitoring System (PMS) e le app per fornire informazioni sui servizi primari richiesti da un diportista, come la disponibilità del posto barca e in generale le offerte turistiche del territorio: l’approccio sostenibile è l’elemento imprescindibile del progetto. Altro punto essenziale è la nascita del Centro Transfrontaliero di Assistenza Tecnica Portolanes per la valorizzazione del potenziale turistico della Puglia e dell’Epiro, con sede al CAT di Confcommercio Lecce finalizza la propria attività alla sostenibilità e durabilità dei risultati del progetto, fornendo informazioni e supporto ai beneficiari delle attività progettuali: imprese del turismo, aspiranti imprenditori, professionisti, enti e organizzazioni. Il Centro Portolanes inoltre ha l’obiettivo di promuovere l’uso delle applicazioni digitali realizzate dal partenariato di progetto, quali IDS, PMS, i-tourist guide, web-GIS, che saranno ospitati nei Centri;

La costa pugliese è ampia ma scarseggiano i porti turistici: nota dolente emersa durante l’incontro. Il progetto   si potrebbe porre come modello per lo sviluppo sostenibile di nuovi spazi e dimensioni adatte ad ospitare il diportista o nel ridare dignità a quelli già esistenti di Leuca e Otranto. Ne avrebbe vantaggio tutto il territorio: sono tante, infatti, le occasioni di crescita anche per l’entroterra, garantendo percorsi turistici o servizi o nuove attività commerciali.

A fare gli onori di casa è stato il presidente di Confcommercio Puglia Leonardo Giangrande; sono seguite le relazioni dell’ingegner Toni Rizzo, del Segretario Generale della CCIAA di Lecce Francesco De Giorgio, del presidente Confcommercio Lecce e presidente Assonautica Lecce Maurizio Maglio, del presidente CAT Confcommercio Lecce Andrea Fiore, del direttore generale di Confcommercio Puglia Giuseppe Chiarelli e del direttore di Upi Puglia Roberto Serra. A rappresentare il Ministero del Turismo della Repubblica greca è stata Konstantina Tsakopoulou.

Il Presidente di Confcommercio Puglia Leonardo Giangrande ha sottolineato il ruolo di Porta sul Mediterraneo del nostro territorio e in particolare dei nostri porti per l’interazione e cooperazione tra i popoli.

Il Direttore di UPI Roberto Serra ha evidenziato le connessioni strategiche tra PA e associazioni di categoria per la sostenibilità dei progetti e lo sviluppo del turismo nautico.

Articolo pubblicato su Nuovo Quotidiano di Puglia il 30 novembre 2023

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