Da Presicce-Acquarica a Katmandu. Italia – Nepal in un mese, circa 10mila chilometri in moto e con una buona causa da sostenere: sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo la campagna contro il cancro al pancreas. È partito ieri Gianluigi Fersini (per tutti Gianni), originario di Presicce (Presicce-Acquarica, Lecce), con la sua Royal Enfield Himalayan 450 per compiere uno dei viaggi più affascinanti tra quelli fatti finora. Attraverserà Grecia, Turchia, Kurdistan iracheno, Iran, Pakistan, India per poi arrivare in Nepal, e concludere nella sua capitale. Intanto la campagna fondi è già attiva sul sito gofundme: “Un Euro per ogni Km: In moto per la ricerca sul pancreas”.
Con lui il suo amico di Frosinone, Salvatore d’Emilio a bordo di una Yamaha Tenerè 700; insieme hanno già affrontato altri viaggi, ma mai così impegnativi. “È un viaggio complicato, da fare con le persone di cui ti fidi. È da quasi più di un anno che sono preso dall’organizzazione, in fase di programmazione del percorso ho dovuto cambiare itinerario minimo dieci volte, perché in ogni regione ci sono conflitti o problemi di sicurezza – spiega Fersini -. È un viaggio invernale e avrei voluto evitare di attraversare le zone al nord del mar Caspio, proprio per le basse temperature, poi l’opzione migliore si è rivelata percorrere l’Iran”. Il percorso di viaggio è stato reso noto alla Farnesina.
“Ci sono altri viaggiatori in giro per l’Iran e non ci hanno segnalato disagi, è ovvio che bisogna stare un po’ attenti. Abbiamo chiesto il permesso a tutti gli stati coinvolti, e solo pochi giorni fa abbiamo ricevuto un divieto dal Pakistan, non ci ha dato il permesso di entrare dalla parte di Kabul, dall’Afghanistan, dobbiamo quindi entrare dall’Iran – continua nel racconto il motociclista -. Questa deviazione ci complica il viaggio perché passando dal sud del Pakistan, per attraversare la regione del Belucistan, è previsto che ti venga assegnata una scorta armata, e che inevitabilmente rallenta il viaggio, si deve proseguire con i loro ritmi”.
Dopo aver trascorso il Natale a casa con la compagna Barbara e con i suoi cari Gianni tra il 31 e Capodanno si ritroverà nell’Anatolia centrale. “La notte proveremo a fermarci in albergo, proprio perché è inverno pieno, ma per sicurezza ci porteremo tende e sacco a pelo: perché non in tutte le città ci sono alberghi e non in tutti gli alberghi accettano i turisti. Eviteremo Teheran e le grandi città in generale, proveremo a visitare i piccoli villaggi e poi attraverseremo i deserti”.
Gianni ha anche aperto un canale Telegram “Appunti di strada”, dove, connessione permettendo, proverà a raccontare le varie tappe, emozioni e sensazioni. “Per realizzare un viaggio del genere non si può improvvisare. Oltre all’equipaggiamento adatto bisogna avere la moto in ordine, per evitare quanto più possibile problemi meccanici, tanta frutta secca per attenuare la fame e – aggiunge Fersini – soprattutto è necessario usare la testa: viaggiare significa riuscire a ritornare a casa. In questo viaggio mi preoccupa la burocrazia alle frontiere e i possibili problemi che le guardie potrebbero creare al solo scopo di prendere denaro. In quel caso si deve solo la pazienza di resistere e di non reagire. Per evitare di compromettere tutto”.
La grande bellezza di questo viaggio, anche nel racconto che fa, è nella possibilità di ammirare paesaggi straordinari e di incontrare persone diverse, con le loro mille sfaccettature anche religiose. Inevitabilmente attireranno l’attenzione, specie dei bambini per i quali hanno una piccola sorpresa. “Abbiamo con noi gadgets, braccialetti, bandierine, adesivi – conclude Gianni -, speriamo di fare un pensiero gradito e far rimanere un ricordo dell’incontro”. Per quanto riguarda ciò che si aspetta afferma: “Non voglio avere aspettative, voglio godermi il viaggio senza essere troppo rigido nel programma; in fondo, le cose più belle sono gli imprevisti e il modo con cui ne vieni fuori, sapendo di poter contare solo su di te. È quello che rimane principalmente del viaggio, oltre alla bellezza dei luoghi”.
Ilaria Lia
Pubblicato su Quotidiano di Puglia il 30 dicembre 2024

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