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Commissione d’inchiesta sulle sette: la politica interroga gli esperti

Sono quotidiane le richieste di aiuto che il Cesap, Centro studi sugli abusi psicologici, associazione con sede a Noci, riceve da tutta Italia da parte di chi è stato coinvolto in gruppi abusanti o ha da chi ha da raccontare esperienze di amici o parenti.

“Il fenomeno dei gruppi settari è diffuso in tutta Italia – afferma la dottoressa Lorita Tinelli, presidente del Cesap – e la Puglia è la quarta regione più a rischio di tutta Italia. Guru, santoni, gruppi per lo sviluppo del potenziale, sono tante le offerte proposte e hanno diverse forme le associazioni controverse che avvicinano adepti e li coinvolgono in una spirale di abusi da cui è davvero difficile uscirne e quando si riesce bisogna fare i conti con le ferite interiori profonde che ne sono scaturite“.

Oggi sono tra i due e i quattro milioni gli italiani coinvolti in organizzazioni settarie, ma il dato è parziale: l’ultimo rapporto ufficiale del Ministero dell’Interno risale al 1998. Non ci sono leggi che tutelano le vittime, o percorsi per il loro recupero, non ci sono adeguati strumenti di indagine né pene severe per chi viene riconosciuto colpevole di abusi.
Ecco perché l’importanza della conferenza tenuta giovedì 21 marzo nella sala stampa della Camera dei Deputati che ha lo scopo di avanzare la proposta di una commissione di inchiesta parlamentare.
E di riflettere sul fenomeno settario abusante, che spesso gode dell’appoggio politico. Il Cesap ha anche interessato alcuni esponenti della Regione Puglia per creare un osservatorio.

L’ultimo caso assurto alle cronache è del barbiere guru Roberto Amatulli, ma i casi pugliesi sono tanti: dalla santona che ha circuito Michelle Hunziker al gruppo Arkeon, alla veggente di Brindisi, smascherata dalle Iene.

“Il caso di Altavilla Milicia ha evidenziato, tra le tante sue brutture, come anche i minori vengano coinvolti in percorsi di fanatismo che possono tradursi anche in tragici fatti criminosi. Non ci sono dati ufficiali sui minori coinvolti in ambito settario, si ipotizza una stima di diverse centinaia- ha riportato Tinelli in conferenza -. Non ci sono solo bambini trascinati nelle sette dai genitori o da qualche pedofilo travestito da guru. Ci sono anche quelli che nascono dentro queste comunità. Essi vengono sottoposti, come gli adulti, alle regole e ai riti della loro comunità di appartenenza. La vita all’interno di una setta se è difficile per un adulto, diventa un inferno per un bambino. E anche di questo dobbiamo parlare”.
Durante la conferenza si sono succedute diverse testimonianze.
“Questo incontro in un tempio della democrazia mette a rischio la libertà religiosa? Qualcuno lo dirà. Esistono infatti ambienti e personaggi che si impegnano in un’opera di influenza che veicoli il messaggio che quello delle sette è un panico morale, che la manipolazione non esista e che la lotta a quelli che chiamano “nuovi movimenti religiosi” sia un vulnus alla libertà religiosa – ha dichiarato durante la conferenza Luigi Corvaglia, vicepresidente Cesap e delegato Fecris all’Osce -. Questa carta è forte, sollecita reazioni altrettanto forti nel sincero democratico, difensore dei diritti civili. Peccato che si esprime in tal senso sia ben lontano dall’essere espressione del pensiero democratico provenendo spesso da un contesto reazionario. Cominciamo col dire che in una società aperta, non c’è motivo di difendere i “nuovi movimenti religiosi”, perché, in un contesto liberaldemocratico, la libertà di pratica religiosa è già garantita.Quindi coloro che sentono il bisogno di essere difesi, sostenendo di essere attaccate, sono le organizzazioni abusive e totalitarie”.
Alla conferenza hanno partecipato: Stefania Ascari – deputata Movimento 5 Stelle e prima firmataria della proposta di legge per l’istituzione di una commissione d’inchiesta;Toni Occhiello  – Avis, Associazione italiana vittime delle sette Odv (Fi)Maurizio Alessandrini – Favis, Associazione familiari delle vittime delle sette Odv (Rn)Rita Repetto – associazione La pulce nell’orecchio (Chiavari – Ge);Cristina Caparesi – Deras Italia Aps Contro ogni radicalismo (Ud);Sergio Pietracito  – Associazione vittime del Forteto (Fi);Giovanni Ristuccia – Sos Antiplagio Onlus (No)

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