Presicce

Presicce -Acquarica: si voterà a dicembre per la fusione. Il progetto ha l’ok di tutto il Consiglio regionale

Si voterà a dicembre per dire si o no alla fusione tra Presicce e Acquarica del Capo. Quest’oggi il Consiglio regionale ha dato il via libera, all’unanimità, al previsto referendum (consuntivo) che chiederà alle due comunità di esprimersi sul lungo iter avviato nel 2015. «Vuoi tu l’istituzione del nuovo Comune di Presicce-Acquarica derivante dalla fusione dei Comuni di Presicce e Acquarica del Capo?»: questo la domanda che verrà sottoposta agli elettori. Molto probabilmente la data del referendum sarà quella del 2 dicembre (la dovrà ufficializzare ora il presidente Emiliano) e l’esito sarà distinto, nel senso che i “sì” e i “no” andranno conteggiati separatamente nei due paesi. Il referendum, inoltre, non prevede un quorum e quindi il suo risultato sarà valido indipendentemente dal numero dei votanti.

Un progetto “pilota” Si tratta di un progetto guardato con particolare interesse in Regione (anche in vista di nuove fusioni) anche per la sua eccezionalità visto che in Puglia l’ultimo precedente risale al 1927 quando Canneto e Montrone diedero vita ad Adelfia. L’ultimo passaggio in Consiglio era stato tra l’altro preceduto dal voto favorevole, sempre all’unanimità, da parte della competente Commissione presieduta da Erio Congedo. «Il progetto di fusione, se portato a compimento – ha affermato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia – realizzerebbe un miglioramento delle performance e della qualità dei servizi offerti ai cittadini attraverso un nuovo modello organizzativo riscontrabile nell’integrazione delle risorse umane, strumentali e finanziarie, con conseguenti risparmi di spesa e con nuovi possibili benefici finanziari statali e regionali legati al processo di unificazione e all’aumento del peso politico del nuovo ente territoriale».

La richiesta del Consiglio comunale Nel corso del Consiglio comunale tenutosi a Presicce lo scorso 21 settembre erano gli stessi consiglieri comunali di minoranza a ritirare la loro richiesta di sospensione del processo di fusione chiedendo, tuttavia, al presidente Emiliano “rassicurazioni” in merito alla sospensione dell’iter della legge regionale che istituisce il nuovo Comune nell’ipotesi che anche in uno solo dei due attuali Comuni dovesse prevalere il no.

Pubblicato su Piazzasalento il 25 settembre 2018

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