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Presicce – Acquarica: dopo il sì, partite le procedure per arrivare al nuovo Comune l’1 luglio prossimo. Le tappe e i soldi

Acquarica e Presicce il giorno dopo il referendum che vedrà i due Comuni uniti in un nuovo Ente sin dal primo luglio dell’anno prossimo. Tra dichiarazioni e commenti per lo più positivi, la macchina burocratica è partita sotto la spinta di una larga maggioranza dei sì: il 59,7% a Presicce ed il 66,2 ad Acquarica.

L’1 luglio decadranno anche gli organi istituzionali, Sindaco, assessori, consiglieri ed a guidare il Comune Presicce-Acquarica del Capo sarà un commissario prefettizio che si farà affiancare, nelle decisioni più rilevanti ed impegnative, dai due ex Sindaci: Francesco Ferraro e Riccardo Monsellato, che tre anni fa hanno dato il primo colpo di manovella alla fusione, avranno però un ruolo meramente consultivo. Saranno i consiglieri del commissario, praticamente.

Prima però della data ufficiale, la volontà popolare sotto forma di schede e verbali elettorali, sarà trasmessa dalla Prefettura alla corte d’Appello che svolgerà il suo compito di controllo. Da lì partirà per la Regione. In capo al presidente Michele Emiliano ed al Consiglio regionale c’è l’impegno di varare la legge che dichiara estinti i due Comuni  ed istituisce il  primo Comune nato per fusione entro 60 giorni. La bozza della norma è già parte del fascicolo complessivo, in cui ci sono tutti gli elaborati circa la fattibilità del gran passo, unico in Puglia finora se si esclude il caso di Adelfia in pieno Ventennio.

Ma c’è da fare anche per il Ministero dell’Interno. I due paesi per scadenza naturale dovrebbero andare al voto nella primavera prossima. Con lo sbarramento dell’1 luglio e l’insediamento del commissario, sarebbe come eleggere Sindaco e consiglieri per poche settimane prima della decadenza. Tocca perciò al Viminale trovare una soluzione tecnica che fissi nella primavera del 2020 la prima elezione degli amministratori comunali di una comunità di circa 10mila abitanti. Circa le elezioni europee del prossimo anno, Presicce ed Acquarica figureranno ancora come due Comuni distinti.

Il capitolo finanziamenti extra Dando per scontato che la legge regionale sulla nuova situazione amministrativa locale sia varata entro i tempi stabiliti (in Regione sull’argomento vi è unanimità), lo Stato aprirà i rubinetti dei denari dall’1 gennaio 2020 e per dieci anni. I finanziamenti regionali invece sono già previsti nel bilancio del prossimo anno. Il totale previsto fa quasi 18 milioni. Insieme alla condizione di assoluto favore di porre Presicce – Acquarica al primo posto delle graduatorie riguardanti bandi e avvisi pubblici a cui il Comune deciderà di partecipare presentando progetti. Una condizione privilegiata che durerà dieci anni.

Il versante risparmio “Singolarmente presi, Acquarica e Presicce costano molto di più in termini di erogazione di servizi”, ribadisce ancora una volta il prof. Luigino Sergio, l’esperto che è stato chiamato per seguire il percorso verso la fusione. “Anche sul versante del personale ci saranno economie: basterà un solo comandante dei vigili urbani, o un solo segretario comunale, per fare degli esempi”.

Pubblicato su Piazzasalento il 17 dicembre 2018

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