Presicce

Fusione, atto primo: riunita la commissione, si parte con l’informazione

Appena istituita e già riunita la commissione intercomunale che analizzerà lo studio di fattibilità sulla fusione dei Comuni di Acquarica del Capo e Presicce. Composta dai Sindaci, dai capigruppo e da alcuni alcuni consiglieri dei due Enti, ne è presidente Bruno Ricchiuto, suo vice Andrea Orlando, rispettivamente di Acquarica e Presicce.  Il primo incontro è avvenuto nella sala consiliare del Comune di Presicce lo scorso 31 ottobre in presenza del professore Luigino Sergio, esperto del settore e redattore dello studio. In oltre cento pagine si fa riferimento ai casi europei, nazionali prima di analizzare nello specifico la situazione regionale, per poi entrare nel vivo dell’osservazione sui due paesi. Non è stato tralasciato nessun elemento, tutto è stato passato al vaglio dell’esperto che alla fine ha delineato i punti di forza e di debolezza della fusione. Dire che si è già a buon punto per la realizzazione è però un eufemismo. Diversi sono gli scettici anche all’interno della commissione, il che rende ancora più delicato il passaggio.

Martedì prossimo la commissione dovrebbe riunirsi di nuovo per decidere il cronoprogramma delle azioni da intraprendere; i commissari chiederanno per la divulgazione dello studio di fattibilità un gruppo di lavoro che la affianchi. Alla fine saranno sempre i cittadini a decidere con una crocetta sulla scheda del referendum, che non ha quorum. E se dovesse vincere il no, anche solo in uno dei due paesi, un eventuale nuovo tentativo potrebbe essere fatto solo dopo altri cinque anni. Nel referendum sarà data anche la possibilità di scegliere un nome tra varie proposte, o magari di lasciarli invariati. Nell’incontro durato più di due ore il professore Sergio ha risposto alle tante domande dei consiglieri mentre illustrava il suo studio. “La consulta elettorale non stabilisce la fusione di fatto, perché l’ultima parola spetta alla Regione (il referendum è regionale) che potrebbe anche non tenerne conto – ha spiegato Sergio – e per una materia così complessa, comunque la disinformazione è un danno tanto per i fautori quanto per gli oppositori”.

Circa un presunto ostacolo, Sergio ha così risposto: “La differenza politica dei due paesi non costituisce un ostacolo nel caso di Presicce e Acquarica, visto che entrambi i Sindaci hanno deliberato per l’avvio del percorso di fusione, e non c’è nemmeno un divario economico tra i due come riscontrato invece in altre realtà. Tra i benefici che la fusione porterebbe ci sono i finanziamenti messi a disposizione:  un milione 170mila euro per dieci anni”. L’onorevole Rocco Palese, di Acquarica,  ha proposto che il contributo straordinario venga prolungato a 15 anni.

Ilaria Lia

Pubblicato su Piazzasalento il 3 novembre 2017

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