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“Fatti di carta”, a Salve il laboratorio di cartapesta nell’immobile confiscato alla mafia

Maschere, fiori e pupazzetti, e ancora paesaggi salentini con muretti a secco e tantissime statuine: la fantasia diventa concreta grazie alla cartapesta, e permette di evadere dalla quotidianità ai partecipanti del corso organizzato dai tre titolari della cooperativa sociale “Fatti di carta” all’intero del centro polifunzionale di Salve, immobile confiscato alla mafia, dedicato alle attività per minori a rischio.

Dieci ragazzi si incontrano per tre volte a settimana e con impegno e dedizione cercano di dare forma alla carta, guidati da Antonio Cazzato (Presicce), Roberto Schiavano (Casarano) e Maurilia Dongiovanni (Salve).

«Questo corso rientra all’interno di un progetto che durerà un anno o più. Per le festività – afferma Antonio Cazzato – abbiamo preparato dei lavori incentrati sul Natale, ora ci prepariamo a fare qualcosa per Carnevale». La Cooperativa è attiva da otto anni e proprio prima di Natale ha trasferito il suo laboratorio da Casarano a Presicce, in via Mazzini (informazioni al numero 349/4511878).

«Per noi è una bella sfida ma è anche una soddisfazione essere qui. Ci siamo ritrovati otto anni fa con Roberto venendo da percorsi affini all’interno del mondo teatrale. Eravamo dei dilettanti con la cartapesta ma con una certa dimestichezza con la manualità», continua Cazzato. Il progetto è poi diventato una cooperativa sociale che ha coinvolto anche Maurilia: i tre si occupano di tutto ciò che ruota intorno alla cartapesta: dalla statuaria sacra, alle maschere e alle scenografie teatrali.

Ilaria Lia

Pubblicato su Piazzasalento l’8 gennaio 2020

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